tag:blogger.com,1999:blog-3024095307822006945.post4755929108358513984..comments2023-09-21T12:22:21.389+02:00Comments on Tappetorientale: Il tappeto nella cultura nomadeAlberto De Reviziishttp://www.blogger.com/profile/11196725222224227186noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-3024095307822006945.post-33032927503731024712008-02-22T20:37:00.000+01:002008-02-22T20:37:00.000+01:00Piuttosto che perdonarti ti ringrazio per gli spun...Piuttosto che perdonarti ti ringrazio per gli spunti di riflessione che spesso mi proponi. <BR/>Inoltre i commenti sono linfa per questo sito e per il sottoscritto.<BR/>Una cosa che farò in futuro, sarà proprio quella di dare spazio alle informazioni e agli spunti scaturiti dai commenti.Alberto De Reviziishttps://www.blogger.com/profile/11196725222224227186noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3024095307822006945.post-78053760502899826172008-02-22T19:42:00.000+01:002008-02-22T19:42:00.000+01:00Perdonami Alberto se voglio, come ogni tanto capit...Perdonami Alberto se voglio, come ogni tanto capita, aggiungere qualcosa al tuo articolo. Volevo ricordare come spesso è capitato di trovare su manufatti “cittadini”, disegni e colorazioni tipiche di gruppi tribali, e viceversa. Questo capitava, e probabilmente capita, perché mediante il baratto o la vendita, realtà diverse, spesso distanti, finivano per incontrarsi. Capitava che in un prodotto Kashkai, ad esempio, si trovavano disegni dell’iconografia Kirman, o che in un Saruq era annodato un medaglione dall’aspetto molto simile a quello degli Afshari; nel Caucaso poi le mescolanze erano molto frequenti. In pratica succedeva che un individuo acquistava un tappeto e, gradendone il disegno, lo utilizzava a modello: quasi fosse un vaghireh. Ecco perché è importante conoscere la tecnica di realizzazione di un prodotto; soprattutto la tipicità dei colori, dei formati, dell’annodatura, oltre che dei decori. <BR/>Quanto al tuo accenno ai primi annodati monocromatici a pelo lungo, ideati subito dopo i “feltri” che furono con ogni probabilità i primi manufatti stesi a terra, credo possa essere un dato certo in quanto furono realizzati ad “imitazione” del vello dell’animale con cui più avevano contatto: la pecora. <BR/>Un caro saluto.antoniohttps://www.blogger.com/profile/06664163928934970547noreply@blogger.com