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Mi permetto, in relazione a quanto già esposto da Alberto, di segnalare due cose. La prima è che il "vaghireh" viene letto al rovescio, così da permettere la conta dei nodi, dal diritto altrimenti impossibile. La seconda, oltre ai modelli già menzionati, è il "Talim" o "libro dei nodi". In esso il disegno, invece che apparire "disegnato" o "annodato", è "scritto", nodo dopo nodo. Nelle manifatture, principalmente indiane ma anche persiane, uzbeke, cinesi, europee, un lettore legge i nodi" due rossi, tre blu, uno bianco,..." ed alla fine, da un certo numero di telai, scenderanno altrettanti tappeti, simili uno all'altro. Un saluto da Antonio.
RispondiEliminaCome sempre, intervento puntuale e professionale. Grazie per l'arricchimento che fornisci costantemente al format antonio.
RispondiEliminaCaro Signore
RispondiEliminacomplimenti per il lavoro che Lei sta svolgendo comunque sia sempre positivo ed informativo:
Per sapere piu ma sicuramente sta gia utilizzando entri nel sito:www.ghereh.org
e visti i miei circa 20 volumi pubblicati anche quello vecchissimo di vaghireh visto che ha gia utilizzato vaghireh Bakhtiari dal mio libro e poi molte altre cose che Lei sicuramente puo utilizzare sempre con riferimento dalle rivistre int.ghereh e dai miei libri.
Comunque complimenti e buon lavoro
Dr Taher Sabahi
La ringrazio per il beneplacito dottor Taher Sabahi, quando passo da corso Vittorio Emanuele guardo sempre con curiosità quello che espone presso la sua galleria. Inoltre come avrà notato, ho avuto spesso modo di parlare di Lei in questo blog, in quanto Lei è sicuramente uno dei pochi pionieri che in Italia hanno iniziato un percorso di diffusione della cultura tappetologica, nel suo caso con i libri e con la rivista Ghereh oltre a mostre,iniziative e l'associazione (CATO)Club amici tappeto orientale.
RispondiEliminaCordialità