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martedì 10 marzo 2009
Etimologia del termine sumakh
Prima ancora che a indicare un generis di tappeto piatto del caucaso, la parola sumakh significa il nome di una tecnica di lavorazione a "trame avvolte". Anche se la lavorazione dei sumakh è sviluppata ormai in quasi tutti i paesi e regioni dove si producono tappeti per tradizione: Turchia, Persia, Kurdistan e Caucaso, si tratta comunque di una lavorazione specifica che personalmente ho motivo di ascrivere nella sua specialità e nei suoi natali all'area della Transcaucasia e non nella Persia. Secondo Hangeldian è proprio il Sumakh che raccoglie lo spirito e il carattere della decorazione del tappeto caucasico; in esso si ritrovano infatti i disegni a draghi, a stelle, a medaglioni, a svastiche, a rombi e losanghe uncinate, a greche "dei cani correnti" o del "cane che corre", ed a onda, a figurine di "X" e ad "S", a rametti, a steli; il tutto racchiuso da cornici che spesso sono il numero di quattro anzichè di tre. I sumakh caucasici provengono dal Daghestan meridionale e dall'Azerbaijian nord-orientale, dai distretti di Kuba, ma soprattutto dai distretti di Shemakka, di cui sumakh è con molta probabilità il nome contratto dall'uso. Va detto però che altri ascrivono tale termine al “sommaco”, varietà arbustiva appartenente alle anacardiacee, da cui si ricavava un colorante rosso brunastro ricco di tannini e del quale si faceva largo uso per la confezione appunto dei sumakh.
6 commenti:
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Infatti il termine Sumakh da adito a differenziazioni interpretative: chi lo attribuisce appunto alla citta' Shemakka e chi al famoso arbusto. Lo studioso Parviz Tanavoli lo indirizza verso l'arbusto che, miscelato con sale ed allume produce quel colore aranciato che invecchiando diviene rosso ruggine, molto ricorrente in questi manufatti. Anch'io credo che l'attribuzione sia indirizzata verso le regioni caucasiche e non solo per i disegni, prettamente del luogo, ma anche perche' , qui correggetemi se non ricordo bene, in Iran questi esemplari vengono chiamati "Suzani" mentre nello Shahsavan " caicco" come la barca.
RispondiEliminaComunque a prescindere da ogni discendenza letterale, i Sumakh sono bellissimi tanto che' alcune popolazioni curde nella zona di Bijar hanno realizzato manufatti in seta: ma non ho mai avuto occasione di vederli. Freddy
Si, anch'io sono al corrente dele due ipotesi, che non sono in concorrenza tra loro, anche se personalmente trovo maggiormente logica l'attribuzione a Shemaka, visto che il sommaco è presente in diverse regioni.
RispondiEliminaConfesso la mia ignoranza circa l'uso del termine "Suzani" adottato in Iran per definire i prodotti a tecnica soumakh, o trame avvolte. Io ho sempre riservato il termine suzani a quei manufatti ricamati ad ago (infatti significa "prodotto ad ago") realizzati in molti paesi, ma sopratutto in Asia centrale ed in Persia. Ricordo che il termine "Shahsavan", letteralmente "amanti dello shah" è il nome di una popolazione tribale, discendente degli Oghuz centroasiatici, e non un toponimo. Attualmente divisi in 5 distinti gruppi, sono dei grandi produttori di manufatti, sia annodati che piani, spesso in tecnica mista, sia per uso arredativo che domestico.
RispondiEliminaciao kailash i tuoi dubbi hanno un fondamento di verita' in quanto conoscevo i Suzani particolarmente come manufatti ricamati ad ago ( per esempio le coperte nuziali delle ragazze che li ricamavano in occasione dei matrimoni) .Questi dati li ho presi da un testo di Mehdi Zarif che teste' dice: "va tuttavia ricordato che in Iran gli esemplari di tale genere sono chiamati "suzani" , mentre il popolo dei Shahsavan ( ed e' giusto in quanto si tratta effettivamente di un popolo tribale della zona di Hamadan) preferisce chiamarli " caicco" che significa barca.
RispondiEliminaCaro Freddy, non vorrei deluderti, ma non sono Kailash. Un caro saluto comunque.
RispondiEliminaops gran confusion!! assolutamente non capisco perche' dovresti deludermi, ho capito chi sei...e' che devo ancora fare l'abitudine con i colleghi di Infotappeti..ciao Saruq un abbraccio da Freddy
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