Con una mostra di Gloria Campriani dal titolo: "Un filo per segno" - Dal tappeto antico all’arte contemporanea, è stato inaugurato ieri il nuovo showroom di Alberto Boralevi, al piano terreno di Palazzo Frescobaldi, in Via Santo Spirito, 11. Quì gli antichi Kilim persiani Shushtar, originari del Khuzestan, sono stati arditamente affiancati alla ricerca di un filo conduttore alle opere contemporanee dell'artista Campriani. Per riattualizzare il tappeto annodato l'antiquario e studioso del tappeto orientale si è dunque affidato all'arte contemporanea. Un filo per segno è stata accompagnata da un video dal titolo “Anche... un nido di rondine è intessuto di fibre e impastato di argilla”, che mostra le tecniche applicate a questo nuovo linguaggio artistico.
Ricerca di similitudini a parer mio troppo forzata, iniziativa se non altro molto di moda, e che cerca di dare una risposta ed una collocazione al disagio del tappeto all'interno della realtà moderna.
Per ulteriori info: http://www.albertoboralevi.com/component/option,com_rsgallery2/Itemid,59/catid,47/lang,italian/
1 commenti:
Bene, allora l'accostamento che avevo fatto in un mio post su Tappetimagazine, fra kilim Mazandaran e opere d'arte moderna, non era poi così ardito!
Sappiate che sto preparando qualcos'altro sull'argomento, sempre per TappetiMagazine.
Saluti a tutti!
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