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mercoledì 2 aprile 2008

Lettere al "Tappetorientale": "riconoscere un tappeto annodato da uno macchinizzato"

Un lettore mi ha scritto:

Ciao. Mi chiamo Antonio e da qualche tempo mi sono avvicinato al mondo dei tappeti, in particolare quelli persiani, per una serie di motivi che sarebbe troppo lungo spiegare ma soprattutto perché mi affascinano.
Navigando per internet ho trovato una miriade di siti (tra venditori e divulgativi) che però mi fanno confondere molto le idee. Esiste un libro divulgativo che mi permetta l'avvicinamento al mondo dei tappeti, magari imparando a riconoscere a vista un annodato a mano da un annodato a macchina o un nodo persiano da un nodo turco?
Se esiste sei in grado di indicarmelo?
Ringrazio e complimenti per il sito che sicuramente non rientra fra quelli che fanno confondere le idee.

Antonio.


Risposta

Carissimo Antonio
Innanzitutto grazie per i complimenti sul sito. Libri buoni ce nè sono a bizzeffe, ti consiglierei, visto che sei solo agli inizi, delle semplici opere introduttive e di carattere generale all'argomento e non troppo specifiche (una delle guide compatte come quella della DeAgostini può andare benissimo, anzi..).
Riconoscere un tappeto annodato da un falso è un argomento che volevo trattare in futuro nella maniera più dettagliata possibile, ma voglio comunque elencarti quì di seguito (con il corredo di qualche immagine) un breviario molto rapido ed utile per identificare istantaneamente un tappeto annodato da uno macchinizzato


La frangia
Nei tappeti fatti a mano la frangia è parte integrante del manufatto, essa infatti costituisce i fili dell'ordito.
Nei tappeti fatti a macchina la frangia è invece solitamente "riportata" a trame avvolte.

La pieghevolezza
I tappeti fatti a mano sono piegabili e arrotolabili in tutte le direzioni.
I tappeti macchinizzati spesso sono arrotolabili solo da un lato e quando sono nuovi (specie gli acrilici) sono impossibili da piegare.

Il rovescio
Il disegno di un tappeto annodato dal rovescio è nitido.
Dal rovescio di un machinizzato il disegno non è sostanzialmente comprensibile.

La materia prima
Tappeti annodati vengono confezionati in lana, cotone o seta.
Tappeti macchinizzati possono essere spesso confezionati in acrilico

La consistenza
Tappeti annodati possono presentare consistenza floscia o semirigida a seconda del materiale e della serratura delle trame.
Tappeti macchinizzati presentano spesso una consistenza rigida e il vello è stopposo simile alla moquette.

Ecco infine un raffronto sul rovescio tra tappeto macchinizzato e tappeto annodato

Immagine liberamente adattata da: http://www.jacobsenrugs.com/

Riconoscere un nodo da un altro è invece cosa un po più complessa, elementi di riscontro si possono avere attraverso l'osservazione del rovescio come del vello. Più avanti non mancherò di trattare anche questo aspetto.

Nella speranza di esserti stato utile, ti invito a seguire costantemente il blog.
Cordialità.

Alberto.

5 commenti:

antonio ha detto...

Volevo aggiungere, alla già estesa risposta di Alberto, che il rovescio di un tappeto meccanico è l'opposto di uno realizzato a mano. Ovvero, le linee di tramatura, che poi vera trama non è, sono parallele al lato lungo e non a quello corto. Lo si nota anche dal fatto che non generano frange. Come già detto da Alberto, se le frange ci sono, sono applicate. Inoltre, spesso il rovescio ha un aspetto quasi "plastificato". Questo semplicemente perchè il vello è....incollato. A tutti una buona notte.

antoscara ha detto...

Ok Antonio, ma talvolta per uno alle prime armi non è facile neppure distinguere la linea di tramatura da quella di orditura. Qualche consiglio al riguardo?

antonio ha detto...

Posso capirlo. Comunque, a grandi linee, nel caso del tappeto meccanico, sono delle righe in rilievo che percorrono il rovescio da una testata all'altra. Le testate sono i due lati del tappeto a cui sono ancorate le frange. Nel tappeto annodato a mano, le trame sono parallele alle testate; possono essere visibili, perchè spuntano fra una fila di nodi e la successiva, o invisibili, perchè fortemente compresse tra una fila di nodi e l'altra. Purtroppo, meglio non mi so spiegare. Qualcuno ha detto che è più utile una volta vedere che cento volte sentirne parlare. A tutti una buona notte.

antoscara ha detto...

dunque l'orientamento delle linee di tramatura dipende dal fatto che le macchine lavorano costruendo il tappeto longitudinalmente mentre l'annodatura a mano avviene su telaio verticale, dunque dal basso verso l'alto. e' corretto?

antonio ha detto...

Il telaio, nell'annodatura a mano, può anche essere orizzontale, però va sempre dal basso all'alto e, quasi sempre, lungo l'asse del lato più lungo.