"Felice il tappeto che divene l'ombra dei passi del re di un convitto.
Egli si sacrifica sulla via come il sole; si offre ai suoi passi con la sua candida lanugine.
Questo non è un tappeto, è una rosa bianca; è un prato simile agli occhi delle vere Urì.
E' un giardino colmo di fiori rossi, di gigli e di rose, ed i gorgheggianti usignoli ne hanno fatto il loro nido.
Dai disegni della sua trama sgorgano scintillanti cascate d'acqua, che conducono alla fonte della giovinezza.
Le figure delle fiere gli danno vita.
Meglio che le gote delle Dee, egli somiglia alla rosa, un cespo di rose arrossisce al suo apparire, per la confusione e la vergogna.
Un roseto è un giardino di spine in confronto alle sue rose.
Il suo volto è seducente come quello della bianca luna.
La foglia che somiglia alla palpebra del suo occhio ammicca piacevolmente.
In nessun punto si può vedere un errore contro la grazia.
Da ogni lato sono in ben vista i gigli scarlatti :
giardino di gigli rossi, come le labbra di fuoco del paradiso,
esso non teme nè la porta, nè la strada , nè la pioggia, nè il vento dell'autunno, quando la rosa gialla si mostra.
Nessuno come quì, ha mai visto la luna vicino al sole.
La sua trama è stata filata con il filo dell'anima: l'hanno filata per Dario , signore del mondo.
O aquila reale, leva le mani e prega, perchè quì finisce l'arte!
O Eterno: questa rosa pura è nata nell'orto della speranza in Te.
Fa che sia un tappeto sotto i piedi di Dario signore dell'universo, che sia come un tenero fiore nel suo giardino regale.
Amen"
2 commenti:
Mi sembra un pò strano!
A poldi pezzoli conosco solo un tappeto ke da me esaminato ed studiato a fondo è il tappeto di caccia "qiasseddine jami" il maestro miniaturista"....
Una lunga poesia bella e ben tradotta ....
da dov'è si e potuto tirare fuori?
e poi nei cartigli della bordura ?
Comunque sarei curioso sapere com'è andata la cerimonia del tappeto regalato a papa "ushak".
Se ha tempo prossima settimana potremmo prendere un caffe assime da me.
Ci sentiamo
TAher Sabahi
ghereh .org
taher-sabahi.com
Gentile sig. Taher Sabahi
innanzitutto le porgo come sempre il mio cordiale benvenuto, leggerla in queste pagine è certamente sinonimo di un suo apprezzamento e di sua curiosità per questo mio piccolo lavoro di diffusione della conoscenza tappetologica sul web.
Per quanto concerne il tappeto con la poesia, il dubbio esiste anche da parte mia, e mi assalì proprio quando visitai il Poldi Pezzoli durante l'esposizione temporanea titolata "Il frammento Ritrovato" avvenuta tra il 22/05/2008 e il 12/10/2008, quando cioè furono finalmente esposti al pubblico tutti gli esemplari del museo, che fino ad allora erano invece in gran parte e da ben più di 10 anni, custoditi nei magazzini del museo. Quando pubblicai l'articolo era il 15/04/2008, ossia ben prima che l'intera collezione del Poldi fosse pubblicamente riesposta al pubblico durante tale mostra, pertanto per "inventariare" gli esemplari in forze al museo, non si poteva fare altro che risalire tramite le testimonianze bibliografiche, e furono proprio in molte di esse (cito ad esempio tra queste "gioielli, pietre preziose, tappeti e arazzi" ed. rdc, e "Tappeti" di Varvelli M.L. ed. Sansoni.) che ritrovai la descrizione poetica di cui sopra.
In tutta franchezza credo che si tratti semplicemente del Tappeto detto delle tigri.
Per il tappeto Ushak dedicato al Papa, un riassunto può leggerlo già a questa pagina: http://tappetorientale.blogspot.com/2010/05/un-tappeto-per-il-papa-tirando-le-somme.html
Infine, la ringrazio dell'invito, ma per me il sabato è un giorno un po' difficile, perchè trattasi dell'unico giorno nel quale i clienti da fuori Torino possono e vogliono potermi raggiungere in negozio e per i quali devo essere necessariamente presente, ma sarà un piacere farle visita uno dei prossimi martedì mattina, (giorno in cui sono chiuso per risposo).
Un cordiale saluto.
Alberto De Reviziis.
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