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giovedì 4 dicembre 2008

Motivo Celabard e Adler kazak - Aquile, draghi o raggi solari?

Un motivo particolarmente intrigante e controverso nei kazak è quello ad aquile. Questa particolare iconografia realizzata tra Ciondzoresk ed Erivan è così specifica da costituire un gruppo di tappeti a se, quelli cioè di Celaberd o Adler Kazak (kazak ad aquile). Una sorta di ventata rivisitazionistica a tutti i costi, pare abbia colpito anche questa tipologia; attribuendo il significato simbolico anzichè a delle acquile ad ali spiegate ad un non meglio precisato simbolo solare. Personalmente non condivido questa necessità di mettere costantemente in discussione le vecchie teorie, specie quando si parla di manufatti di area armena. Anzi direi che molti nuovi autori scrivono più per se stessi che non per i lettori, nel solo probabile fine, di creare la notizia sensazionalistica. Nel caso del simbolo delle aquile spiegate, assistiamo al ripudio di un'attribuzione iconografica abbastanza certa, per una più generica e poco convincente. Il motivo dell'aqcuila -in questo caso strutturato in forma radiale- è infatti un simbolo tipico della cultura armena, tanto da essere presente come simbolo principale nell'attuale stemma dell'Armenia, quanto nello stemma storico degli Artassidi, (dove due aquile si fronteggiano), come pure nello stemma degli Arsacidi d'Armenia, (aquila bicipite), prima dinastia cristiana armena, che regnò dal I secolo a.C. al 428. Le teste delle aquile, la cui rappresentazione della testa deve essere omessa per motivi religiosi, sono spesso coperte da elementi floreali, ma sono sempre chiaramente riconoscibili le zampe divaricate degli uccelli, le code e le loro ali elaborate. Chiamato dai rivisitazionisti "disegno a raggi di sole" questo tipico motivo Celaberd viene oggi decontestualizzato e reinterpretato genericamente tanto come "disegno di derivazione floreale" quanto "disegno di derivazione solare", ma al di là della ricontestualizzazione e della reinterpretazione forzata, non ho mai letto una spiegazione sufficientemente, antropologicamente e storicamente convincente per giustificare questo rivisitazionismo concettuale del disegno. Un'altra chiave di lettura sulla quale mi trovo decisamente più concorde potrebbe invece essere quella di una evoluzione iconografica del più archetipo disegno a draghi, altro animale simbolicamente fondamentale nella cultura protocristiana armena.

2 commenti:

paolo ha detto...

Grazie per l'intervento, Alberto.
Personalmente sono d'accordo nel riconoscere un simbolo zoomorfo nel motivo principale di questi tappeti.
Mi conforta anche il fatto che i motivi a "parentesi" che si trovano presso le testate anche dell'esemplare in illustrazione sembano essere proprio un'estrema stilizzazione di coppie di draghi: quindi un'omogenea simbologia zoomorfa sarebbe decisamente più plausibile rispetto ad altre interpretazioni.

freddy ha detto...

Ciao a tutti. Credo sia necessario capire a fondo i motivi etnico-geografici che possano spingere verso una scelta anziche' un'altra. Sono d'accordo per quanto riguarda il simbolismo del Celabard che secondo me, e' da attribuirsi al rapace(aquila). Un po meno per il drago. Da tempi remotissimi nel Caucaso era praticata la caccia con i rapaci. La tecnica e' stata appresa da popoli del Kazakistan e Kirghisistan , ove ancora oggi e' praticata. In effetti il Caucaso e' regione montagnosa ed impervia, almeno nella maggior parte del territorio: c'e' sempre stato il passaggio di una corrente migratoria che, dato il terreno, seguiva rotte in grande altitudine. Quindi l'unico animale utilizzabile era l'aquila. Procurava il cibo quindi era tenuta in considerazione come il gatto (Mau) in Egitto. La confusione con i raggi del sole e' senz'altro da attribuire ad una certa somiglianza con il simbolismo dei tappeti Zeiwa dove effettivamente si nota una zona ellittica dove partono i raggi del sole: sono sicuro che molti commercianti dell'ultimo minuto confondono il simbolismo. D'altronde, se non erro, anche O'Connel in un suo articolo parlava del simbolismo del Sole nei tappeti Zeiwa. Caro Alberto sarebbe interessante confrontare un disegno Adler con quello dello Zeiwa e la differenza salta agli occhi. Salutoni da Freddy