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martedì 2 dicembre 2008

Tappeti ed esoterismo


Un lettore mi scrive:

Alla cotese attenzione del Sig. De Reviziis,

mi chiedevo se lo studio dell'arte dei tappeti orientali fosse in relazione con lo studio e la conoscenza di una "scuola esoterica" e con i suoi "maestri" di provenienza caucasica? Cordialmente...

Risposta

Gentile e curioso lettore,

una diretta relazione tra tappeti ed esoterismo di origine caucasica lo escluderei, ma senz'altro anche in questo senso alcuni manufatti e simbologie hanno interpretato questa necessità umana.
Penso ai Tulù anatolici che quando venivano realizzati con colori sgargianti assumevano il compito di "scacciare" gli spiriti, penso agli animali talismanici di derivazione mazdeista e presenti in molti tappeti, penso ad alcuni tappeti tibetani con chiari richiami ed utilizzi scaramantici, ecc ecc. Le iconografie dei tappeti poi -contrariamente a quanto si pensi- non sono tutte figlie della cultura islamica, anzi, gran parte del bagaglio iconografico dei tappeti geometrici, è protocristiano, con simboli chiaramente riconducibili alle religioni più antiche e pagane, dove i concetti esoterici rientravano perfettamente nel quadro sociale di quei tempi e che proprio nella potenza dei simboli avevano maggiore espressione. Ci sono poi le favole come "il tappeto volante" che certo hanno contribuito a livello popolare la mitizzazione dell'oggetto e c'è sicuramente la provenienza da dove il tappeto nasce e poi si distribuisce che certamente lo presta a discorsi di questa natura. Basti pensare alla caffeomanzia (capacità presunta e tutta turca di leggere il futuro dai fondi di caffè), al sufismo, o agli zingari da sempre visti come stregoni e da sempre legati al commercio e ad una -anche se ben minima- produzione, di tappeti, è poi c'è lo yoga caucasico, e la meditazione, che proprio attraverso il tappeto si sviluppa nell'asia più profonda come mezzo per ascendere alla buddità. Il puzle è complicatissimo e ancora una volta il tappeto dimostra quanto intimamente abbia fatto parte e faccia parte tutt'ora della nostra complessa e fragile umanità.

2 commenti:

freddy ha detto...

Caro Alberto, penso che il gentile lettore, spero che diventi un assiduo del blog, ha fatto una domanda molto interessante. Piu' di una volta e' stato ribadito che i disegni caucasici interpretano la vita del popolo nomade con disegni di animali, talismanici ed anche molto vicini ai simbolismi religiosi del periodo. Come hai gia detto molti simboli rappresentavano il bene e il male(le contrapposizioni sono tipiche del tappeto caucasico). Lo stesso Zeiwa,nella sua rappresentazione simboleggia il Sole (non gli artigli dell'aquila tipici dell'Adler)quindi un adorazione verso l'Astro. E qui arriviamo molto vicini alle teorie di Zoroastro molto legate ai simboli astrali. Quindi se non vogliamo parlare di esoterismo possiamo senz'altro asserire che il tappeto caucasico e' quello piu' vicino alla vita umana come simbolismi soprattutto religiosi. Ciao a tutti Freddy

paolo ha detto...

Un libro molto interessante sull'argomento, anche se non di facilissima lettura, e con illustrazioni non banali, è:

Filosofia del tappeto, di Maurizio Barracano, Daniela Piazza Editore.