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venerdì 4 aprile 2008

L'arte del tappeto nello Xinjiang

Tappa obbligata lungo la via della seta che per duemila anni ha visto scorrere con le carovane di cammelli il commercio fra Oriente e Occidente il Turkestan Orientale ha vissuto vicende storiche piuttosto complesse. Se l'influenza cinese iniziò a farsi sentire già prima dell'età cristiana favorendo persino l'introduzione del buddismo, a partire dal IX secolo il territorio subì alterna ingerenza di Arabi e Turchi. Da questa miscela di razze e da questo incrocio di destini nacque l'humus particolarissimo che tutt'oggi contraddistingue il Turkestan Orientale altrimenti conosciuto dai cinesi come Xinjiang. Dopo alterne vicissitudini, nel 1211 il Turkestan Orientale venne conquistato dai Mongoli di Gengis Kahn e sotto di loro conobbe un'epoca di splendore che durò fino al XVI secolo. I dominatori contribuirono a dare impulso all'arte dell'annodatura che era già diffusa nel paese sin dagli arbori della civiltà, come dimostrano anche gli antichi affreschi di Turfan e alcuni frammenti di tappeti rinvenuti. Furono così fondati dalla corte, dei laboratori nelle oasi di Kashgar, Yarkand e Khotan, quando la regione venne annessa alla Cina, la tradizione continuò; risalgono infatti al Settecento i più antichi tappeti locali, già al tempo indicati con il termine generico tutt'ora in uso, di Samarcanda (nome delle città in cui venivano smerciati).

I simboli
Molto ricorrente è il simbolo del melograno, non mancano tappeti a giardino di influenza Moghul o Persiana, come dimostra la ricorrente rappresentazione del motivo "herati". Significativo l'apporto iconografico e culturale della Turchia, testimoniato soprattutto nell'uso del motivo a preghiera multipla detta "saf". Utilizzato anche il motivo "gul" in particolare negli esemplari nomadi.

Struttura e dimensioni
Solitamente gli antichi tappeti venivano confezionati per ricoprire il Kang delle dimore nobiliari; erano pertanto ampi e abbastanza lunghi. Nati per una richiesta d'élite, potevano essere anche molto ricchi; per questo motivo a volte un filo di rame placcato oro o argento veniva ritorto insieme a pura seta, per costituire un vello ricchissimo e luminoso.
Per l'armatura era molto utilizzato il cotone, unito alla lana per le atre parti, il nodo asimmetrico.


Un antico Khotan a motivo "saf".

1 commenti:

antonio ha detto...

Ormai è diventata quasi un’abitudine. Volevo intervenire per dire che un impianto molto usato è quello a tre medaglioni. Di origine buddista, vuole rappresentare il budda Sakyamuni ed i suoi due discepoli. Solitamente, quello centrale, ha un’iconografia diversa dagli altri due. Le bordure hanno diversi modelli iconografici. Tra i più belli, vi è un motivo definito “a trifoglio”; la sua origine cinese è quella del collare di nubi. Volevo precisare, per chi non lo sapesse, che il "kang" è un pavimento di legno rialzato e riscaldato. Su di esso i tappeti, o anche uno solo, venivano stesi, a volte alternandoli o coprendoli con feltri, ed utilizzati per incontri conviviali o giaciglio.