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lunedì 5 maggio 2008

Il tappeto Turcomanno orientale

I tappeti conosciuti come "Samarcanda" non nascono a Samarcanda, ma provengono dalle oasi del Turkestan cinese o Xinjiang. La qualità tecnica di questi tappeti è buona e apprezzata. La contestura è in cotone e lana, o (ed è il caso più fortunato) in sola lana; il vello è in lana, in alcuni casi in seta; il nodo è sennèh con densità non alta: dai 300 ai 600 nodi per decimetro quadrato nei Khotan e negli Yarkand. La decorazione essendo stato lo Xinjaing un caleidoscopio di razze che ha visto passare sul suo suolo: gli antichi Medi, i Persiani, i Tartari, i Mongoli, i Greci, i Turchi, i Russi ed i Cinesi, unisce elementi cinesi, caucasici, persiani e turchi, personalizzati dal gusto turcomanno e trasformati in disegni caratteristici. Le cornici collaborano alla tipizzazione della produzione, in quanto sono normalmente presenti in numero di tre. I colori dei tappeti del Turkestan orientale sono prevalentemente chiari, ad eccezione di quelli fatti nella zona del Kashgar, che tendono a toni più scuri. Il formato dominante è il "Keley" oppure "Qali", oppure ancora una sorta di Kenarè o guida Yolluk, in questo caso illustrato nel tipico tappeto preghiera multipla detto Saf.
Altre informazioni sul tappeto Turcomanno orientale le potete trovare in questo mio precedente articolo: http://tappetorientale.blogspot.com/2008/04/larte-del-tappeto-nello-xinjiang.html

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