Subscribe:

lunedì 9 giugno 2008

Lettere al Tappetorientale - tappeti antichi?

La rubrica, destinata ad ospitare la corrispondenza dei lettori di Tappetorientale e le loro domande.

Un lettore mi ha scritto:

Salve facendo ricerche sui tappeti mi sono imbattuto sul suo sito che, a mio modestissimo parere, e' attuale e soprattutto molto chiaro e preciso. Colgo l'occasione per farle una domanda che ormai e' tipica e, credo , le abbiano rivolto in piu' occasioni:classificazione fra tappeti antichi e vecchi.
Non credo che si possa giudicare un tappeto antico solo ed esclusivamente per la data: Persiani antichi fino ai primi 900- caucasici fino alla prima guerra mondiale anche perche' sfido chiunque a riconoscere un tappeto tessuto nel 1890 oppure 1915 o anche nel 1920 ( a meno che non sia cambiata la manifattura).! Oppure sento dire spesso e' antico perche' e' consumato o e' datato! Sono capaci di modificare date o firme( ho visto dei Bijar passati per Motachem in quanto portava la firma del Grande Maestro solo che era stata aggiunta a posteriori) Ho avuto occasioni di vedere tappeti ( destinati al corredo) del 1902 ( data certa delle nozze) i quali conservati SENZA MAI VERAMENTE AVERLI CALPESTATI) CHE SEMBRAVANO USCITI dalla manifattura il giorno prima.
Ora si dice che la Camera di Commercio italiana giudica antichi i tappeti con almeno 60 anni!
Scusa per la lungaggine, ma credo , anche per non incorrere in grossolani errori, quale e' la sua idea. Grazie e a presto

Fernando da Roma

Gentile signor Fernando
Per anni la dicitura Tappeto orientale antico rispondeva a manufatto di almeno 100 anni.
Per tappeto orientale antico si intendeva pertanto nello scorso millennio un manufatto annodato perlomeno nell'ultimo quarto dell'800.
Non sono a conoscenza dell'attuale interpretazione legislativa stabilita dalla camera di commercio, non posso pertanto esprimermi in tal merito.
Posso però darLe un mio parere soggettivo:
seppur la vita di un tappeto annodato sia relativamente breve rispetto ad un quadro, un bronzo o un mobile d'antiquariato, 60 anni restano a mio avviso comunque troppo pochi per poter elevare al rango di antico un manufatto confezionato nel 1950. Fu proprio in quegli anni infatti che il tappeto subì un processo violentissimo di standarizzazione del prodotto, con impianti alieni alle tradizioni, con materiali scadenti come sete matte e cotoni mercerizzati, con tinture alle aniline molto instabili e realizzati spesso con nodi fraudolenti.
Se i tempi cambiano, non cambio certamente io, che continuerò a vedere come antico un tappeto perlomeno confezionato nel primo quarto del '900 e non certo un manufatto realizzato durante il boom economico degli anni '60.

Cordiali saluti.

1 commenti:

antonio ha detto...

Un saluto a tutti. Interessante quesito quello proposto. Concordo in pieno con quanto detto da Alberto. Personalmente, e credo di aver visto qualche tappeto nella mia vita, ritengo che aldilà di date e firme, cui personalmente non do nessun credito, quello che è importante è lo “stile” con cui è annodato un tappeto che può fornire una divisione fra antico e vecchio. Una tipologia “motashem” (lo scrivo minuscolo perché non so se è un nome, visto che nessuno in modo certo, documentato, univoco, sa chi sia) mi serve per dare un riferimento ad un periodo, 1880/1910 circa, in cui apparve un certo “stile Kashan”, con quella o altra iconografia. Quelli successivi, dalla tipologia standard, sono vecchi. Quando le manifatture tribali turcomanne, verso gli anni trenta del novecento, diventarono di laboratorio sotto l’esigenza industriale sovietica, per me finisce l’epoca “antica “ turcomanna, ed inizia quella vecchia e recente russa: i colori diventano sintetici, le bordure più povere, i decori monotoni. Lo stesso vale per molti altri esempi, specie per certi caucasici anni trenta/quaranta, dai color malva, rosa, fucsia, grigio, blu elettrico, spesso mostrati come “certissimo investimento dal guadagno esponenziale”. Credo d’avere capito chi è che parla di “Camera di commercio”, fino a qualche tempo fa parlava di “legge italiana”, ma, sinceramente, per pochezza culturale non credo faccia testo. Un personaggio di tutt’altro spessore, Davide Basilico, sostiene giustamente che se un buon tappeto è databile attorno al 1920, certamente è definibile antico. Questo perché, se è di buona manifattura, si deve presupporre che chi lo ha annodato sia, per età e capacità tecnica, inseribile in un contesto antico. Un’ultima cosa: ho sentito dire “è certamente antico perché ha colorazione vegetale”. Altra sciocchezza! I coloranti sintetici sono nati attorno alla metà dell’ottocento. Saluti.