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mercoledì 9 luglio 2008

Tappeti Lotto - approfondimenti

Pare che gli articoli sui "Tappeti Lotto" abbiano riscosso un particolare successo, mi è stato infatti chiesto di approfondire ulteriormente l'argomento.

I Tappeti Lotto è ormai opinione diffusa che siano stati prodotti nell’area di Ushak o Konia in un periodo compreso tra il XV e il XVII secolo, tuttavia Charles Grant Ellis ha cercato di classificare in tre gruppi stilistici i "Tappeti Lotto":
  1. Anatolici
  2. Kelim
  3. Ornamentali

esprimendo la supposizione che solo gli esemplari "Anatolici" siano stati fabbricati in Anatolia, e precisamente nella regione di Konia, di Ushak o simili. mentre negli altri due gruppi egli ritiene trattarsi di copie dell'Europa sud orientale. Indipendentemente dalla reale origine dei "Lotto" che in certi termini rimarrà sempre argomento di dibattito, è molto interessante invece osservare l'aspetto decorativo di questo genere tappetologico. I "Tappeti Lotto" infatti sembrano essere stati la risposta dei produttori di tappeti di quei tempi all'utilizzazione nelle chiese cristiane di velluti e broccati, una moda che possiamo osservare ovunque in Europa dal XV fino al XVII secolo. A confermare quest'ipotesi vi sono proprio i numerosi dipinti Lotto e Holbein dove questa tipologia viene ritratta ai troni delle Madonne o comunque come paramento alle funzioni liturgiche nei dipinti rappresentate. Il disegno giallo o blu su fondo rosso consiste in ornamentazioni otagonali a forma di croce, che insieme danno luogo a complesse forme arabescate, circondate in origine da una stretta bordura. Gli esemplari più antichi portano nei centri delle croci fogliate altre croci stellate, in un primo tempo a medaglione , poi a rombo, per infine scomparire. Dalla fine del XVIII sec. il disegno Lotto si sviluppa in forme più rigide, le bordure diventano più larghe, acquisendo in parte anche ornamentazioni floreali, che pregiudicano fortemente l'effetto armonico di questi tappeti.

1 commenti:

antonio ha detto...

Volevo aggiungere che alcuni autori tendono ad etichettare i “lotto”, nella tipologia più classica ritratta nell’opera “Elemosina di Sant’Antonio”, come appartenenti al gruppo degli “Holbein”. In realtà Hans Holbein non dipinse mai questa tipologia. Bisogna invece dire che l’artista Sebastiano del Piombo, in epoca precedente a Lorenzo Lotto, aveva già utilizzato dei tappeti con quel decoro in alcuni suoi dipinti. Saluti cari.