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domenica 28 settembre 2008

Teodor Tuduc Il grande falsario

Si è trattato di un vero artista non c'è che dire. Un così sapiente e preparato restauratore di tappeti romeno che passò alla storia, non per i suoi restauri, ma per le sue rocambolesche imprese di falsificazione. Falsi che furono scambiati per veri e che rimasero appesi nei musei per anni senza che nessuno se ne fosse mai accorto. Teodor Tuduc nacque a Cluj in Transilvania nel 1888 e morì a Bucarest nel 1983, il suo laboratorio era a Brasov, dove diede vita a fedeli riproduzioni di tappeti del genere antico transilvano originando un fenomeno che produsse altri falsi ed altri falsari, tutti sulla falsariga delle sue "opere". Con la complicità consapevole ed inconsapevole di importanti intermediari le sue creazioni entrarono nelle collezioni e nei musei più importanti di tutto il mondo, uno di questi fu il Victoria and Albert Museum, dove un suo "falso" rimase esposto inosservato per anni . Certo, la teppetologia è una neoscienza che ha fatto passi da gigante in questi ultimi decenni, e certamente grazie a questa evoluzione e al moltiplicarsi delle possibilità di riscontro e raffronto è senz'altro più facile riconoscere un falso di Tuduc da un vero transilvano. Tuduc ad esempio, -forse per un carattere troppo perfezionista - usava "girare" l'angolo delle cornici dei suoi tappeti, dando una soluzione continuativa al decoro che era difficile riscontrare nei veri e spontanei transilvani. Altri elementi di riscontro possono essere la mancanza delle lazy lines, o una troppo omogenea consunzione del vello, insieme a lane troppo infeltrite dai trattamenti antichizzanti che consistevano nel sotterramento del manufatto lasciandolo per giorni all'umidità delle terre e alle corrosioni dei letami. Quest'uomo che è divenuto un mito è oggi al centro di bibliografie e di studi e catalogazioni (la più recente è in appendice al volume "Antichi tappeti ottomani in Transilvania" del dott. Ionescu). DopoTuduc, altri seguirono la sua strada, -seppur senza le pretese di produrre falsi quanto piuttosto tappeti imitativi a quelli di Tuduc- principalmente reano suoi apprendisti o artisti che si rifacevano a lui e alle sue opere. Wendel Swan ad esempio cita l'artigiano "Perna" che nel villaggio rumeno di Herman aveva un atelier dove produceva copie delle copie di Tuduc. Fatti i dovuto e necessari distinguo per smascherare queste mirabili copie dai veri esemplari ai quali Tuduc si rifaceva, oggi questi stessi falsi sono visti con rispetto e interesse e costituiscono -anche se in modo particolare- tappeti d'antiquariato. E' da segnalare infine la fioritura di numerosi atelier contemporanei, molti dei quali producono splendidi tappeti che si rifanno stilisticamente e strutturalmente a tappeti del 1500-1600, un alternativa (questa volta onesta e non fraudolenta) alle soluzioni di arredo dei tempi moderni.

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