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lunedì 12 gennaio 2009

Designer minimalisti svegliatevi!!!

Sfoglio una rivista di architettura interna di nome "Case da abitare" e vedo immagini di ambienti insanamente e desolatamente vuoti, la promozione di un arredamento spersonalizzato, freddo e mimalista degli ambienti prosegue imperterrita anche quest'anno. Si persegue una filosofia mentale che alla fine ha e avrà anche dei risvolti psicologici sulle famiglie che in questi ambienti post moderni alla fine ci devono vivere e/o ci vivono. E' psicologicamente e scientificamente appurato, colori e forme condizionano l'umore delle persone, case vuote e fredde come: igloo, celle o caverne non aiutano l'essere umano a vivere una condizione migliore, anzi lo portano diritto alla depressione e all'ignavia. A pagina 146 leggo una specie di slogan che dice: "E' finito il momento del consumo usa e getta. Lo spirito del tempo dice di investire in beni sicuri e doni durevoli.." benissimo, prendo atto che il mondo dell'architettura d'interni ha iniziato un processo di riconversione riscoprendo l'acqua calda. Cosa c'è di più durevole e valevole nel tempo di un tappeto annodato? Quando capiranno questi signori che un tappeto annodato è proprio la celebrazione di quel minimalismo che tanto loro rincorrono e che però a differenza di quello che si inventano loro, riempie i cuori? I tappeti sono quanto di meno ingombrante, ma di arredativo si possa avere in una casa, danno calore e colore e sono praticamente bidimensionali. Infine sono prodotti con fibre naturali e questo li rende in quest'epoca di consumo ecosostenibile anche politicamente corretti, quindi anche da questo punto di vista dovrebbero essere soddisfatti. Ma poichè sembra che di questi pregi i signori architetti e designer pare non se ne accorgano, inizio a chiedermi se questa sia davvero solo miopia, egocentria oppure qualcosa di peggio.

4 commenti:

paolo ha detto...

Pienamente d'accordo con il tuo pensiero!
Anche in un arredamento essenziale, anzi, maggiormente in presenza di un arredamento essenziale, il tappeto o il kilim danno calore e colore senza ingombrare e senza snaturare lo spirito minimal.
Deploro solo certi eccessi di minimalismo nella scelta dei tessili, come ho già avuto modo di discutere in Tappetimagazine.

cristy ha detto...

ciao caro come stai? si sono rientrata mi siete mancati tutti! ho visto che non c'e' piu' la chat box.. peccato, ma io passero' sempre!! cristy

freddy ha detto...

Amici miei quello rappresentato in fotografia rappresenterebbe una sala da bagno? Se fosse cosi' mi preoccuperei alquanto. Non vedo altri elementi che in un bagno sono indispensabili!!!Comunque scherzi a parte un ambiente eccessivamente spoglio di arredamento e' una cosa troppo triste: il calore dei mobili,l'eleganza di quadri alle pareti, secondo il proprio gusto, bei tappeti che adornano i pavimenti, tendaggi raffinati ogni cosa che da calore riempie sempre di soddisfazione. Questa immagine da tristezza e non vorrei che questo nuovo modo di vivere deriva dal fatto che ormai non hanno piu' idee e questo purtroppo e' da qualche anno. Il 700 l'800 il liberty il Deco' in una maniera o l'altra hanno rappresentato lo stile e la storia dei tempi e ricordi destinati a durare nel tempo. Noi purtroppo lasceremo IKEA....Ciao a tutti Freddy

Dave ha detto...

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