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giovedì 8 ottobre 2009

Tappeti celtici

Una produzione relativamente recente e che appartiene alla famiglia dei tappeti annodati "trapiantati" è questa particolare e curiosa manifattura gallese. Si tratta di un manufatto robusto realizzato con lo stesso metodo che viene usato per fare i tappeti scandinavi. Il tappeto risulta molto morbido, a rasatura alta e a rilievo, con un disegno celtico conosciuto come: il "nodo infinito". Non ci è dato sapere se effettivamente i Celti (popolazione di grande gusto artistico) abbiano mai prodotto qualcosa del genere, del resto le cronache romane sugli usi e i costumi di questi "barbari" (che propriamente barbari non erano) sono scarse , ma indubbiamente se mai qualcosa di simile è stato prodotto, non poteva che assomigliare a questo genere di tappeto. Del resto non è propriamente fantasioso ipotizzare che un qualcosa di "celtico" possa essere stato prodotto in epoca remota. Basti pensare alle sole origini indoeuropee delle popolazioni celtiche (probabilmente area del mar Nar Nero), già esse di per sè anello di congiunzione culturale e filologica con l'uomo del neolitico ed il comune bagaglio simbologico e pagano presente e ricco nell'iconografia archetipa dei tappeti e di tutte le culture indoeuropee ed ariane del continente euroasiatico. C'è poi la comunanza ambientale: la rigidità degli inverni e l'organizzazione sociale propriamente simile (se non identica) a quella delle popolazioni delle steppe che diedero per necessità i natali (quelli sì documentati e testimoniati) del tappeto. Infine esiste l'accomunanza sciamanica, ossia i complessi riti pagani di divinazione, di contatto con le forze della natura, di esorcismo delle forze malefiche, quì tanto i celti quanto le popolazioni madri del tappeto erano pagani e professavano sciamanesimo svolgendo riti magici i cui simboli e colori (gli stessi presenti nei tappeti) erano elementi comprimari nella ritualità. Ma fino ad una prova documentata tutto questo è solo teoria.

1 commenti:

paolo ha detto...

Ciao Alberto, interessante.
Noto che in moltissime nazioni, Italia compresa, al di fuori dei paesi ben noti produttori di tappeti esiste da sempre, ma poco conosciuta e solitamente poco sviluppata, una manifattura più o meno autoctona di tappeti.
Peccato che, schiacciate dai grandi produttori tradizionali, queste manifatture poco portino con sè della eventuale antica tradizione locale, proponendo soprattutto motivi "alla moda" per ovvie esigenze commerciali.