Dal 22 novembre è stato caricato su youtube il trailer del documentario sui tappeti persiani "The Poot" di Elham Asadi uscito quest'anno.
Non è certamente il primo film tematico proveniente da una realtà (quella persiana) che in effetti è un po in affanno e che attraverso questo genere di promozioni insegue un difficile rilancio nel contesto temporale in cui viviamo. Minacciati infatti dalla produzione imitativa di Cina, India e Pakistan i tappeti persiani sono al tempo stesso costretti a confrontarsi con un momento di crisi economica mondiale eccezionale. Il programma di sviluppo nucleare iraniano e il pugno di ferro contro l'opposizione interna sono poi carte che non giocano a favore del paese ne tantomeno all'esportazione dei propri prodotti tra i quali i tappeti che vengono identificati con il regime.
Il film documentario iraniano the Poot rivela come in alcuni luoghi della Persia, i tappeti siano ancora una vera realtà artigianale. E' un film muto, che lascia spazio alla deduttività senza una spiegazione o un commento. In questo modo, il documentario offre un omaggio a una tradizione secolare, che sta lentamente ma inesorabilmente perdendo di importanza.
Buona visione.
Non è certamente il primo film tematico proveniente da una realtà (quella persiana) che in effetti è un po in affanno e che attraverso questo genere di promozioni insegue un difficile rilancio nel contesto temporale in cui viviamo. Minacciati infatti dalla produzione imitativa di Cina, India e Pakistan i tappeti persiani sono al tempo stesso costretti a confrontarsi con un momento di crisi economica mondiale eccezionale. Il programma di sviluppo nucleare iraniano e il pugno di ferro contro l'opposizione interna sono poi carte che non giocano a favore del paese ne tantomeno all'esportazione dei propri prodotti tra i quali i tappeti che vengono identificati con il regime.
Il film documentario iraniano the Poot rivela come in alcuni luoghi della Persia, i tappeti siano ancora una vera realtà artigianale. E' un film muto, che lascia spazio alla deduttività senza una spiegazione o un commento. In questo modo, il documentario offre un omaggio a una tradizione secolare, che sta lentamente ma inesorabilmente perdendo di importanza.
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