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giovedì 28 febbraio 2008

Le aree di produzione dei tappeti annodati

L'europeo che dicesse all'incontaminato amico orientale di considerare il tappeto come un "normale" oggetto di arredamento si vedrebbe guardato con lo stupore di chi ha ascoltato un'asineria talmente enorme da rasentare la volgarità. Di nessuna conquista artigianale (poi divenuta come in questo caso anche conquista artistica) esiste data e luogo di nascita, il tappeto è nato molto probabilmente nelle steppe come riparo dal freddo, Guglielmo Robruck nel suo libro intitolato "Viaggio nei paesi orientali" scritto intorno alla metà del 1200 descrive dettagliatamente l'uso dei tappeti all'interno della società mongola. Mongoli, turkmeni o caucasici il discorso non cambia, non importa interrogare un passato che non può risponderci, quello che conta è il valore, l'universalità che questo manufatto ha assunto. Come qualsiasi conquista della civilità anche il tappeto annodato si è spostato dai suoi confini originari, ha accompagnato i popoli nelle loro migrazioni, è stato assimilato dalle altre civilità, si è perfezionato si è trasformato ora in opera d'arte, ora in oggetto di culto, ora in oggetto di investimento e collezionismo. Le aree di produzione dei tappeti annodati sono tanto vaste da sbalordire chi si pone questo tipo di interrogativo. Per il tibetano il tappeto è un amico, per l'indiano un ricordo, per il turco la bandiera, per il persiano un'opera d'arte, per l'arabo la maggior ricchezza, per il beduino la casa.
Senza di esso il tripolino non concepisce la comodità e il marocchino scuote la testa con compassione di fronte a chi non "capisce". Tappeti se ne producono in Europa, in Asia Minore, in Asia Centrale, nell'estremo Oriente, in Africa, se consideriamo poi i tappeti Navaho e infine i Ponchos che sono un loro naturale adattamento, possiamo dire con naturalezza che il tappeto è conosciuto ed annodato in tutti e 4 gli angoli della terra. Dei tappeti orientali però questo sito ha deciso di dedicarsi, di queste precise aree di produzione pertanto ne tratteremo i dettagli.
Con una importantissima premessa: le principali aree di produzione del tappeto orientale annodato verranno quì considerate secondo i confini dell'attuale geografia politica, cosicchè il lettore possa trovarsi facilitato nella consultazione di qualsiasi atlante moderno.
A domani dunque, con l'elenco delle tante interessanti differenti aree di produzione.


4 commenti:

l'ortografo ha detto...

davvero interessante!complimenti...

sarei molto curiosa di saperne di più sulla simbologia delle figure rappresentate sul tappeto, anche se mi rendo conto che sia un argomento molto complesso!

e grazie della segnalazione al nostro blog MestiereDiLeggere!!!

Alberto De Reviziis ha detto...

Benvenuta carissima Elisa.
Segui il blog e avrai la risposta alle tue curiosità. Prossimamente ho intenzione di articolare la pubblicazione degli articoli seguendo tre appuntamenti fissi:
Il tappeto della settimana
Il simbolo iconografico della settimana
La notizia o la curiosità della settimana
Spero che questo mio sito possa diventare per te come per altri un appuntamento fisso, esattamente quanto una rivista o un quotidiano.

Ciao

Unknown ha detto...

devi aggiungere anche il kazakhstan sulla mappa...ciao

Alberto De Reviziis ha detto...

Per aggiungere il Kazakhstan avrei dovuto inserire una cartina molto più grande. La cartina ha solo una funzione mediamente rappresentativa delle produzioni più conosciute. Persino la Turchia non è completamente visibile, per non parlare dei paesi del Maghreb che sono del tutto assenti.
In Kazakhstan non si annodano particolari tappeti.