Subscribe:

domenica 10 febbraio 2008

Il telaio verticale

E' ormai il tipo di attrezzo più diffuso e permette la realizzazione di manufatti di ampie dimensioni. Possiede una struttura massiccia e stabile, costituita generalmente da due montanti laterali e da due travi di chiusura. Il liccio superiore che separa gli orditi è alloggiato su apposite sedi fissate ai montanti, mentre quello inferiore, dal diametro piuttosto ridotto, viene inserito tra gli orditi.
Nelle manifatture domestiche e di villaggio è tutt'ora molto diffuso il telaio verticale a subbi fissi, costituito da un subbio superiore inamovibile, mentre quello inferiore è semifisso. Possiede inoltre due montanti forati, paralleli a quelli del telaio, sui quali viene fissato il panchetto mobile dove siede il tessitoree che viene via via spostato seguendo l'avanzamento della lavorazione.
Il telaio denominato Tabriz o Bunyay è costituito da un subbio inferiore mobile e, in genere, da uno superiore sospeso a dei lacci sostenuti dalla trave. ad essi si fissa l'orditura. grazie alla sua struttura, permette di ottenere un tappeto con lungghezza doppia rispetto alla distanza tra i subbi.
Nei laboratori moderni ci si serve di un altro tipo di telaio, decisamente più complesso. E' costituito da due subbi rotanti collegati a particolari meccanismi che ne permettono il movimento; su quello superiore viene fissata l'orditura che rimane sempre ben tesa. Mentre la lavorazione avanza, la parte di tappeto già ultimata si avvolge sul subbio inferiore. Questo telaio permette di eseguire esemplari lunghi e di grandi dimesnioni, ma non consente di visualizzare il retro del manufatto durante il lavoro, non permettendo dunque, la correzione di possibili errori.


(Liberamente adattato da "TAPPETI" De Agostini)

0 commenti: