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martedì 12 febbraio 2008

Il Vaghireh

Già nei secoli passati, dal momento in cui i tappeti iniziarono a riprodurre iconografie sempre più complesse e fastose, si avvertì la necessità di fissare i loro impianti decorativi su modelli di riferimento che venivano poi puntualmente seguiti dagli annodatori, in modo da conferire agli esemplari precisione assoluta nei disegni. L'obiettivo era quello di bandire ogni improvvisazione, inevitabilmente soggetta ad errori che potevano compromettere l'armonia dell'insieme. Si inziò dunque a riportare l'impianto su di un cartone o su manufatti annodati di piccole dimensioni, detti vaghireh, i quali riproducevano anche molti dettagli decorativi, che poi dovevano essere realizzati sul tappeto vero e proprio. Ai giorni nostri i cartoni sono generalmente disegnati su carta millimetrata in cui ogni minuscolo riquadro corrisponde a un nodo. I vaghireh vengono ancora utilizzati per lo più in piccoli centri dell'Anatolia e dell'iran: i più antichi sono molto ambiti dai collezionisti. Solo le manifatture domestiche di alcuni villaggi periferici e quelle dei nomadi non utilizzano modelli iconografici di riferimento, lasciando all'inventiva e alla memoria degli annodatori la realizzazione dei decori.
Vaghireh di: T. Sabahi’s “VAGHIREH”

4 commenti:

antonio ha detto...

Mi permetto, in relazione a quanto già esposto da Alberto, di segnalare due cose. La prima è che il "vaghireh" viene letto al rovescio, così da permettere la conta dei nodi, dal diritto altrimenti impossibile. La seconda, oltre ai modelli già menzionati, è il "Talim" o "libro dei nodi". In esso il disegno, invece che apparire "disegnato" o "annodato", è "scritto", nodo dopo nodo. Nelle manifatture, principalmente indiane ma anche persiane, uzbeke, cinesi, europee, un lettore legge i nodi" due rossi, tre blu, uno bianco,..." ed alla fine, da un certo numero di telai, scenderanno altrettanti tappeti, simili uno all'altro. Un saluto da Antonio.

Alberto De Reviziis ha detto...

Come sempre, intervento puntuale e professionale. Grazie per l'arricchimento che fornisci costantemente al format antonio.

taher ha detto...

Caro Signore
complimenti per il lavoro che Lei sta svolgendo comunque sia sempre positivo ed informativo:
Per sapere piu ma sicuramente sta gia utilizzando entri nel sito:www.ghereh.org
e visti i miei circa 20 volumi pubblicati anche quello vecchissimo di vaghireh visto che ha gia utilizzato vaghireh Bakhtiari dal mio libro e poi molte altre cose che Lei sicuramente puo utilizzare sempre con riferimento dalle rivistre int.ghereh e dai miei libri.
Comunque complimenti e buon lavoro
Dr Taher Sabahi

Alberto De Reviziis ha detto...

La ringrazio per il beneplacito dottor Taher Sabahi, quando passo da corso Vittorio Emanuele guardo sempre con curiosità quello che espone presso la sua galleria. Inoltre come avrà notato, ho avuto spesso modo di parlare di Lei in questo blog, in quanto Lei è sicuramente uno dei pochi pionieri che in Italia hanno iniziato un percorso di diffusione della cultura tappetologica, nel suo caso con i libri e con la rivista Ghereh oltre a mostre,iniziative e l'associazione (CATO)Club amici tappeto orientale.

Cordialità