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domenica 2 marzo 2008

Nomi di città e non di artisti

Fino alla vigilia dell'era moderna tutto ciò che serviva alla vita quotidiana era esclusivamente fabbricato a mano. Ora la macchina ha sostituito il lavoro manuale e la tradizionale millenaria arte artigianale non è più d'uso; quel poco che ne è rimasto tende sempre più a sparire sotto l'incalzare della tecnologia moderna. Gli oggetti fatti a mano di cui ci serviamo oggigiorno sono pochissimi . Uno di quelli che si rendono tanto utili a noi e che sono il prodotto di un'arte che ha una tradizione di oltre 20 secoli , è il tappeto annodato a mano.
La tessitura dei tappeti è un'arte che si esplica secondo norme che si trasmettono da secoli da generazione in generazione, con un lavoro collettivo in cui partecipa la famiglia, spesso la tribù e talvolta il villaggio intero! Tali tappeti che sono il prodotto di un paziente lavoro che dura mesi e talvolta anni, sono confezionati in determinate regioni ognuna delle quali esprime a seconda della propria esperienza e cultura un diverso metodo di confezione, di decoro e di uso del materiale, per questo la maggior parte dei tappeti prendono la loro denominazione dal villaggio o dalla loro regione d'origine; essi costituiscono testimonianza etnologica e spesso sono vere opere d'arte i cui autori (salvo rari casi) sono definibili come "artisti anonimi". Del resto il tappeto non nasce per estro, capriccio, o ricerca del singolo, sia esso un semplice artigiano tessitore, sia esso un'artista; sebbene queste opere possano talvolta contemplare questi valori, i tappeti sono prima di tutto espressione di cultura di comunità e di religiosita, ma sopratutto si tratta di un lavoro famigliare che da il suo contributo all'economia domestica e in certi casi alla nazione stessa. Che questa gente lavori a casa, nelle tende o negli atelier, non importa, si tratta comunque di un'arte alla quale gli autori si riferiscono, rimanendo fedeli ai disegni e alle dimensioni caratteristiche della regione. E' grazie a questo riservato e rispettoso anonimato, è grazie a tale spirito conservatore nei rispetti della tradizione, che si possono tutt'ora ammirare collezioni intere di tappeti recenti tali e quali (negli stilemi e nelle dimensioni) a quelle che vide Marco Polo durante i suoi viaggi.

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