Non vi è dubbio che tra le tante esperienze interessanti offerte dalle possibilità di viaggio e di conoscenza della vita moderna, ben poche valgono la visita a una tipica tenda orientale. Sia questa una tenda beduina del Sahara, o una yurtha nel Turkestan Orientale, l'impressione è identica e resta indimenticabile. Perchè una tenda non ha patria, ma ha sempre lo stesso odore, lo stesso magico segreto che vi costringerà inavvertitamente ad abbassare la voce sorseggiando quel the che vi verrà ritualmente offerto. Il profondo clima di rispetto che avvertirete per voi che sarete ospite, le pareti tappezzate di tappeti come pure i pavimenti, l'arredamento ridotto all'essenziale con oggetti d'uso realizzati in Kilim che trasudano ricordi di razza: tascapane, selle, borse e che scatenano la fantasia dell'osservatore, costituiranno la testimonianza coinvolgente di un qualcosa che è ben difficile da spiegare con le parole.
In mancanza di questa esperienza che raccomando sempre, è possibile comunque visitare il museo di tappeti e arte islamica a Istanbul sito esattamente di fronte al parco ove si affaccia la chiesa-moschea di Santa Sofia, il "Turk ve Isiam eserleri Muzesi". In questo interessantissimo museo, infatti, oltre ad una ricca esposizione di antichi tappeti anatolici e reperti di arte islamica di vario genere, sono presenti delle ambientazioni molto particolareggiate sulla vita nella yurta. Riporto quì di seguito due immagini di questi interessantissimi allestimenti.
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