I coloranti chimici possono essere all'anilina, introdotti in oriente dalla Germania nel 1870, o al cromo. I primi sono decisamente scadenti, non resistono all'acqua e sono facilmente riconoscibili poichè al rovescio del tappeto mantengono un tono molto carico , mentre sbiadiscono facilmente al vello. I secondi invece sono buoni sotto tutti i punti di vista. Con sistemi di colorazione chimica si ottengono quei tappeti "scoloriti" o "ridotti" nel colore che incontrano il gusto occidentale per la loro originalità e che furono realizzati per primi dagli inglesi. Le migliori produzioni contemporanee adottano procedimenti di colorazione mista, che affiancano alle tinte naturali alcune tinte sintetiche, utilizzate per particolari ti pi di tonalità e policromie.

1 commenti:
I coloranti anilinici, oltre non resistere all’acqua, si scolorano velocemente alla luce. Ecco perché il rovescio rimane praticamente intatto, come evidenziato da Alberto. A volte, in tappeti antichi o vecchi, si possono notare delle parti che risultano, in modo molto innaturale, con tonalità panna, grigio, avorio. Con buona probabilità, un tempo, erano lane tinte con colori all’anilina, come la “Malveina” e la “Fucsina”, prime tinte sintetiche in assoluto. Saluti.
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