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giovedì 25 settembre 2008

Un falso a Sartirana

Domenica scorsa si è conclusa la mostra mercato di Sartirana. Gli impegni per l'apertura del nuovo esercizio congiunti a problemi di altro genere mi hanno aihmè impedito di poterla andare a vedere, benchè numerosi amici e colleghi avessero sperato fino all'ultimo che potessi andare.
A giudicare dalle impressioni raccolte, Sartirana è stata ancora una volta un appuntamento che ha centrato il bersaglio: ovvero la realizzazione di un evento più dedicato alla mostra che al mercato del tappeto. Poche infatti le vendite, ma molte le ghiotte e dotte occasioni per parlare di tappeti, come ad esempio la serie di lezioni tenute da Alberto Boralevi. Non è mancato il colpo di scena: la scoperta di un falso transilvano ascritto al grande falsario Teodor Tuduc e che era stato esposto invece come originale preghiera transilvana del tardo '800. Già perchè i falsi d'autore esistono anche per i tappeti, non solo per le tele, un tema che preferisco rimandare a domenica, giorno per il quale dedicherò un articolo interamente dedicato a Tuduc e ai suoi predecessori.

2 commenti:

paolo ha detto...

Sui falsi di Tuduc c'è una bella trattazione nel recente volume del dott. Ionescu "Antichi tappeti ottomani in Transilvania".
E che dire dei cosiddetti Salting, di produzione anatolica a cavalo tra Ottocento e Novecento, che qualche esperto ha autenticato come tappeti Safavidi?

antonio ha detto...

Guardando un programma su LA7, ho saputo che il Brithish Museum, anni fa, acquistò un reperto che sanciva "inequivocabilmente" la reale esistenza di re Davide, di cui, pare, non vi sia ancora una esatta traccia scientifica. Nonostante fosse stato valutato da "professoroni" il reperto era falso. Cioè, era vero, ma le scritte furono fatte parecchi secoli dopo. Un saluto.